
aggioramenti quotidiani su coltivazione, buone pratiche,ecologia,riciclo, sostenibilità... blog di Paolo Teruzzi
giovedì 31 luglio 2014
SEMINARE E COLTIVARE LA PACE

mercoledì 30 luglio 2014
Rossa, verde, bianca o blu? La frutta o la verdura curano a seconda dei colori
salvatore bosco
@salvatorebosco2
Rossa, verde, bianca o blu? La frutta o la verdura curano a seconda dei colori http://fb.me/70r1vhO55
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martedì 29 luglio 2014
Torniamo alla terra. Perché l'#orto è un atto di resistenza
Pierre Rabhi: l’orto è un gesto rivoluzionario
Carlo Petrini intervista uno dei pionieri dell’agroecologia. Il contadino, filosofo e scrittore francese d’origine algerina ci dà un monito: torniamo alla terra. Perché l'orto è un atto di resistenza.
Non sprecare @Nonsprecare
sabato 26 luglio 2014
MELANZANE SOTT'OLIO
Macerato di achillea, un anticrittogamico naturale
L’achillea, è una specie erbacea spontanea presente in gran parte del mondo. Si adatta facilmente a molti tipi di clima e non è raro ammirare le sue infiorescenze, rosate o bianche, tra le erbe spontanee dei prati di montagna e di collina. Ma lo sai che questa pianta, così comune, potrebbe essere un importante alleato per la salute del tuo orto e del tuo giardino?
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COME FARE I SEMI DI ZUCCHINA
Una coltura, estiva per eccellenza, che di solito regala abbondanti raccolti è senza dubbio la zucchina. Se non vi accontentate di questi risultati e volete provare ad autoprodurvi la semente, sappiate che non è per nulla difficile, anzi, può essere addirittura divertente. Vediamo quali accortezze e passaggi sono fondamentali per poter ottenere semi di qualità e.. tanta sodisfazione in più.
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sabato 19 luglio 2014
I LAVORI ESTIVI NELL'ORTO
mercoledì 16 luglio 2014
PERCHE' NON BERE ACQUA DEL RUBINETTO?!
Brugherio Futura ha condiviso la foto di Legambiente Onlus.
Ogni
anno in Italia si imbottigliano circa 6 miliardi di bottiglie di
plastica, che tradotto significa più di 450 mila tonnellate di petrolio
utilizzate e oltre...
Altro...
Altro...
martedì 15 luglio 2014
Con la sarchiatura l'orto respira...e risparmi acqua
Tra le lavorazioni del terreno, da realizzarsi quando la
coltivazione è in atto, ve n’è una molto semplice ma dai molteplici
effetti benefici, anche ambientali.
Il suo nome deriva dallo strumento che da sempre si utilizza per compierla manualmente, il sarchio, un arnese metallico zappa da un lato e bidente ricurvo dall’altra.
Stiamo appunto parlando della sarchiatura, un’operazione che consiste semplicemente nello smuovere il terreno libero dalla coltura, quello che si trova tra le file o attorno alle piante. Si effettua con la coltivazione in atto e quindi è indispensabile che lo strato interessato si limiti ai primi centimetri di terreno, i più superficiali, così da non danneggiare gli apparati radicali.
I vantaggi sono davvero molti: consente di scalzare le infestanti, rompe la crosta superficiale, problematica nei terreni argillosi, favorisce la penetrazione più omogenea, e quindi più efficace, dell’acqua di irrigazione e migliora il ricircolo dell’aria, importante tanto quanto l’acqua per la vita nel suolo.
E gli effetti ambientali? Ebbene, con la sarchiatura è possibile addirittura di risparmiare acqua. Questo avviene in quanto con essa si interrompe uno dei meccanismi che nel suolo consentono all’acqua di spostarsi: la risalita capillare. Essa è possibile solo se il mezzo entro cui avviene (il terreno) è continuo, senza interruzioni. La disgregazione dei primi centimetri di suolo agisce proprio in tal senso, ovvero rompe la continuità del terreno ed impedisce che l’acqua, dagli strati più profondi, risalga in superficie e si disperda inutilmente per evaporazione.
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Il suo nome deriva dallo strumento che da sempre si utilizza per compierla manualmente, il sarchio, un arnese metallico zappa da un lato e bidente ricurvo dall’altra.
Stiamo appunto parlando della sarchiatura, un’operazione che consiste semplicemente nello smuovere il terreno libero dalla coltura, quello che si trova tra le file o attorno alle piante. Si effettua con la coltivazione in atto e quindi è indispensabile che lo strato interessato si limiti ai primi centimetri di terreno, i più superficiali, così da non danneggiare gli apparati radicali.
I vantaggi sono davvero molti: consente di scalzare le infestanti, rompe la crosta superficiale, problematica nei terreni argillosi, favorisce la penetrazione più omogenea, e quindi più efficace, dell’acqua di irrigazione e migliora il ricircolo dell’aria, importante tanto quanto l’acqua per la vita nel suolo.
E gli effetti ambientali? Ebbene, con la sarchiatura è possibile addirittura di risparmiare acqua. Questo avviene in quanto con essa si interrompe uno dei meccanismi che nel suolo consentono all’acqua di spostarsi: la risalita capillare. Essa è possibile solo se il mezzo entro cui avviene (il terreno) è continuo, senza interruzioni. La disgregazione dei primi centimetri di suolo agisce proprio in tal senso, ovvero rompe la continuità del terreno ed impedisce che l’acqua, dagli strati più profondi, risalga in superficie e si disperda inutilmente per evaporazione.
Mostra gli altri 9 commenti
Francesco Raffaele Sabino
12 giorni fa
Con la sarchiatura si risparmia acqua poichè per prima cosa si va ad
interrompere la capillarità del terreno, che porta inevitabilmente ad
una maggiore evaporazione, in secondo luogo sarchiando le piante
"infestanti" si evita che possano traspirare l'acqua presente nel
terreno. La Co2 liberata con la sarchiatura, che non è un'aratura, è una
quantità irrisoria. I microorganismi utili poi non ... Altro
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10 giorni fa
Concordo con Filippo.
La TERRA non va mai LASCIATA SPOGLIA, è stupido. La terra è una cosa
viva, nel senso che contiene tantissimi piccoli esseri viventi, per
essere nutriente e continuare a essere fertile nel tempo deve sempre
essere umida, coperta, insomma: come sarebbe in un bosco o in un prato
naturali.
E' l'uomo che, per "stupidità estetica" si è inventato il suolo
"pulito", cioè un mor... Altro
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10 giorni fa
Altra cosa: NON HA
SENSO SMUOVERE LA TERRA, è come dire "ho sbagliato qualcosa prima,
adesso corro ai ripari. Esempio: da me ho un suolo ARGILLOSO, cioè che
dovrebbe fare schifo e riempirsi di crepe. Se uno parte a coltivare su
un terreno così, non ha capito niente. Deve fermarsi un attimo, studiare
come sistemarlo, e POI farci l'orto, non prima. Per fare l'orto, PRIMA
HO SISTEMATO IL TERRENO... Altro
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lunedì 14 luglio 2014
Raccogliere gli ortaggi? Ecco quando
C'è
un periodo in genere non troppo lungo eppure così importante nel ciclo
di vita di un ortaggio: è quello in cui è maturo a puntino e pronto per
essere raccolto.
Dal nostro tempismo dipendono la bontà e la salute di quello che mangiamo.
Dal nostro tempismo dipendono la bontà e la salute di quello che mangiamo.
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